rieducazione e recupero
senza pregiudizi
“La carcere è la semplice custodia d’un cittadino finchè sia giudicato reo, e questa custodia essendo essenzialmente penosa,
deve durare il minor tempo possibile e dev’essere meno dura che si possa…”
Cesare Beccaria – Dei delitti e delle pene – 1764
I numeri (di oggi) pesanti da accettare…
“Celle sempre più affollate, condizioni di vita sempre più precarie. Suicidi in aumento!”
focus suicidi in carcere
Approfondimento elaborato da: Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale
Le persone detenute che dall’ inizio dell’anno si sono suicidate in carcere sono 76 (di cui 2 avvenuti all’esterno dell’istituto). Si tratta di un dato elevato rispetto allo stesso mese di settembre del 2023 in cui in cui si registrarono 52
suicidi (con un aumento di 18 decessi) e al mese di ottobre del 2022 di 4 decessi). (Cfr. Graf. n. 1 e n. 2) Analizzando i dati personali, si rileva che delle … [leggi tutto…]
Report analitico sistema penitenziario
Analisi su dato ufficiale fornito dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
I detenuti presenti sono 61.914, i posti regolarmente disponibili ammontano a 46.812, rispetto alla capienza regolamentare1 di 51.196 (Divario – 4.384 posti). Da un ulteriore approfondimento si evince che tale criticità è dovuta all’attuale inagibilità di diverse camere di pernottamento e in alcuni casi di intere sezioni detentive (come per esempio CC di Milano San Vittore, ove l’indice di sovraffollamento si attesta al 228,03% ed è l’Istituto che sui 190 detiene il massimo primato). A livello… [leggi tutto…]
Il punto… di Irma Conti:
“Il Carcere e il Diritto alla Speranza”
“Non c’è pena giusta senza speranza. Una pena chiusa in sé stessa, che non dà spazio alla speranza, è una tortura, non è una pena.” (Papa Francesco)
“La libertà non è solo uscire da una prigione, ma vivere con dignità e speranza.” (Nelson Mandela)
[…Il tema del diritto alla speranza rappresenta un pilastro fondamentale del dibattito contemporaneo sul sistema penitenziario e sulla funzione della pena. La questione è connessa intrinsecamente con il principio della dignità umana, sancito dall’articolo 3 della Costituzione italiana, e con l’articolo 27, che prevede il carattere rieducativo della pena.]
Il punto… di Valerio de Gioia:
“La pena esemplare per rieducare gli altri”
Ogni volta che viene commesso un crimine efferato o si verifica un evento delittuoso che tocca in qualche modo il cuore del cittadino, ancor prima che inizino le indagini, o nel corso delle stesse, o durante il processo, ognuno, vestendo i panni del “giudice supremo”, è pronto a invocare una pena esemplare.
[…Ma di essa non c’è traccia né nel codice penale né in quello di procedura penale.
Sarà certamente all’interno del testo sacro ai giuristi: la Costituzione Repubblicana.
Ma di pena esemplare, neanche una traccia].
Il punto… di Giuseppe Carrà:
“Bisogna aver visto!”
[Cesare Beccaria, con l’opera “Dei delitti e delle pene”, pubblicato nel 1764 descrive la pena come una modalità non afflittiva e non lesiva della dignità della persona.]
[…anche da Filippo Turati furono pronunciati discorsi severi sul modo di intendere la reclusione all’epoca tanto da paragonare la prigione ad “un cimitero dei vivi”…]
[Le stesse considerazioni furono riprese da Piero Calamandrei in uno dei suoi primi interventi parlamentari del 1948 che denunciò le torture che esistevano ancora in quell’epoca nelle prigioni …]
Ecco, allora, che il percorso delineato giunge al suo habitat naturale: la Costituzione italiana che pone, fra i principi costituzionali, quello dell’art. 27, 3° co. il quale riprende quanto disposto dall’art. 13, laddove viene “punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizione di libertà” e stabilisce che “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
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