Analisi della morfologia e della distribuzione di tracce ematiche sulla scena del crimine Bloodstain pattern Analysis (BPA)
Prof. Jacopo Lotti, Ph.D
Biologo e Genetico Forense, Analista della Scena del Crimine, Esperto di Bloodstain Pattern Analysis (BPA)
Il sangue è una delle testimonianze fisiche più significative e frequentemente incontrate durante l’investigazione forense di aggressioni violente, ma talvolta anche di incidenti.
Bloodstain Pattern Analysis, in lingua italiana, si traduce con “analisi delle macchie di sangue con determinate morfologia, dimensione, posizione e raggruppamento che seguono uno schema matematico-geometrico”, schema pertanto esattamente calcolabile e riproducibile utilizzando gli stessi (numerosi) parametri biologici, fisici e matematici che hanno portato alla formazione dello stesso. Per questo motivo, la BPA si basa esclusivamente su fatti calcolabili seguendo il metodo scientifico e non su speculazioni.
La BPA nasce in ambiente anglosassone e tutti i nomi, le definizioni e le caratteristiche delle macchie di sangue sono preferibilmente non tradotti in altre lingue per la precisione tecnica e la sinteticità che la lingua inglese conferisce alle proprie parole.
Le macchie di sangue sono un effetto secondario di molti crimini violenti, e l’analisi di tali macchie è parte essenziale dell’investigazione della scena del crimine. Pertanto il cuore della BPA è il riconoscimento e la classificazione di bloodstain patterns. Sono stati fatti molti progressi in proposito grazie alla classificazione realizzata da SWGSTAIN, oggi Organizzazione delle Commissioni dell’Area Scientifica (OSAC).
Le macchie di sangue analizzate sulla scena di un evento violento possono trovarsi su varie superfici: dai vestiti al corpo della vittima, a quelli dell’aggressore; dalle superfici di una stanza (pavimento, mura, soffitto) a quelle di mobili e letti…fino alle vie di fuga delle mattonelle del pavimento o ai tubi di scarico di lavandini o sanitari, oppure all’interno della canna dell’arma da fuoco che è servita per un’esecuzione o un suicidio; su tutti i tipi di superfici se l’aggressione è avvenuta in un’area all’aperto.La BPA considera la posizione, la forma, la dimensione, la distribuzione, e altre caratteristiche fisiche delle macchie di sangue sulla scena, e da essa derivano informazioni relative alla natura dell’evento che ha creato il pattern. Così, i pattern analizzati ci raccontano “cosa” e “come” è successo l’evento, talvolta possono dirci “quando” e, se siamo in presenza di abbastanza materiale ematico, “chi” è/sono il/i protagonista/i dell’evento violento. Queste informazioni, combinate con quelle della genetica forense (derivate dall’analisi del DNA), della balistica forense (nozioni su munizioni, armi da fuoco, ferite da arma da fuoco, traiettoria del/i proiettile/i etc.), della medicina legale (esame delle ferite della vittima e esame autoptico della stessa), forniscono le basi per la ricostruzione degli eventi sanguinosi. Le informazioni acquisite sulla scena del crimine tramite la BPA sono risultate cruciali in numerosi casi in cui la modalità di morte della vittima non era chiara: capire e poter provare se si tratta di omicidio, suicidio, incidente o morte naturale e poterne ricostruire la dinamica, può portare alla giusta risoluzione di un processo.
OBIETTIVI DELLA BPA
Relativamente alla ricostruzione di una scena del crimine, la BPA può fornire molte informazioni:
- Aree di convergenza e di origine delle macchie ematiche
- Tipo e direzione d’impatto che hanno prodotto macchie o spatter
- Meccanismi di produzione di spatter patterns
- Supporto nella comprensione di come le macchie ematiche si sono depositate su superfici e oggetti d’interesse
- Possibile posizione della vittima, dell’aggressore, e/o degli oggetti sulla scena al momento dello spargimento di sangue
- Possibile movimento e direzione della vittima, dell’aggressore, e/o degli oggetti sulla scena al momento dello spargimento di sangue
- Supporto o contraddizione delle sommarie informazioni testimoniali, dei verbali etc.
- Criteri aggiuntivi sulla stima dell’intervallo post-mortem
- Correlazione con altri rilevamenti di laboratorio e/o clinici rilevanti ai fini investigativi
Lo scopo della ricostruzione della scena del crimine utilizzando la BPA è di supportare l’investigazione forense complessiva per rispondere alle domande finali che devono essere poste, che includono (ma non limitate a) le seguenti:
- Cosa è accaduto?
- Quando è accaduto?
- In quale sequenza è accaduto?
- Chi era presente durante ciascun evento accaduto?
- Chi era assente durante ciascun evento accaduto?
- Che cosa non è accaduto durante ciascun evento?
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