Strano paese l’Italia. Dove il Papa lancia un appello senza precedenti in difesa degli ultimi fra gli ultimi, i detenuti, dopo avere toccato con mano – in occasione della apertura della porta santa del giubileo – la loro sofferenza fisica e morale, e cala un silenzio assordante proprio durante le festività natalizie.
A cura di Michele Bontempi – penalista del Foro di Brescia
Ma il Papa non è considerato uno degli uomini più potenti della Terra? Eppure del suo grido di allarme per i fratelli e le sorelle che vivono e muoiono dentro le mura di un carcere nessuno di coloro che hanno in mano i fili del potere ha avuto la ben che minima reazione.
E dove invece un politico radicale (Bernardini) visita una delle tante carceri che in Italia versano in condizioni simili, denuncia all’autorità una situazione di violazione delle condizioni minime di dignità della persona (mancanza di acqua calda, sporcizia dei bagni comuni, promiscuità zona bagno-cucina nelle minuscole celle) e subito scatta l’intervista del Procuratore della Repubblica di quella città che assicura indagini sulle condizioni del carcere cittadino. Ma quali indagini ?
Ma dove stava fino ad oggi quel Procuratore e dove stanno tutti quelli degli altri Tribunali dove è arcinoto quali sono le condizioni delle carceri italiane? Perché deve esserci bisogno di una denuncia che vada sui giornali per far scattare un minimo di reazione che poi – sono pronto a scommetterci – si risolverà in un nulla di fatto?
Ho la sensazione che anche le battaglie di civiltà si stiano risolvendo a suon di botta e risposta mediatica per “gestire” l’opinione pubblica in questa nostra democrazia 2.0.
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