Elezioni in Georgia: si sono concluse da poco le elezioni politiche in Georgia nell’indifferenza della maggior parte della stampa internazionale e italiana. Eppure è in gioco la democrazia di un paese che, nella maggioranza dei cittadini, vuole essere libera ed europeista e non schiava del regime russo.
– Il commento di Michele Bontempi – penalista del Foro di Brescia
Il partito filorusso – Sogno Georgiano, nelle mani dell’oligarca Ivanishvili – secondo gli osservatori internazionali ha commesso ogni scorrettezza (come la distribuzione di più schede per elettore o il pagamento di pochi lari ai disperati contadini) pur di prevalere con il 53% dei voti.
È veramente grave quanto sta accadendo in Georgia, paese di confine fra Europa e Asia, dove, senza una guerra vera e propria come in Ucraina, il regime russo è riuscito ad ottenere lo stesso risultato attraverso una mortificazione delle regole democratiche.
Da oggi in avanti ne subiranno le conseguenze le poche menti libere e non disposte a piegarsi al potere filo-russo e quindi il mio primo pensiero va agli insegnanti, agli scrittori e agli avvocati, questi ultimi dovranno difendere con grandissima difficoltà quei pochi cittadini ancora in grado di non chinare il capo al potere.
L’opposizione ha promesso manifestazioni di protesta contro l’ennesimo atto di prepotenza del governo nelle mani di Ivanishvili, pronto a schierare le forze di polizia nel centro di Tbilisi.
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