“Dov’è il garantismo?”
– Il commento di Michele Bontempi – penalista del Foro di Brescia
Primo caso di contraddittorio anticipato per la decisione sulla misura cautelare della custodia in carcere in applicazione della legge “Nordio” entrata in vigore il 24 agosto 2024.
Per una tangente da 750.000 euro e una indagine per fatti risalenti al periodo 2015-2022, l’amministratore di una società pubblica ha 3 giorni di tempo per preparare una difesa e convincere il giudice: 1) o che è innocente; 2) o che non sussiste nessun pericolo di reiterazione del reato.
Teoricamente potrebbe anche non rispondere all’interrogatorio, vedendosi, però, così spalancare le porte del carcere.
Portare le prove della propria innocenza è pressoché impossibile in pochissimo tempo, così come risulta difficile in soli tre giorni anche solo conoscere il contenuto completo dell’accusa.
Non resta che puntare tutto sulla dimostrazione che non vi è alcun pericolo di commissione di nuovi analoghi reati, il che, per un amministratore pubblico in carica, vuol dire una cosa sola: dimettersi.
Ecco in cosa si sostanzierà nella maggior parte dei casi la garanzia dell’interrogatorio preventivo per i reati contro la pubblica amministrazione.
Per ottenere le dimissioni del politico di turno non occorrerà più aspettare mesi (come accaduto recentemente per il Governatore della Liguria), facendo logorare la persona in carcere o agli arresti domiciliari.
Questo nuova forma di ricatto è più umana: le dimissioni in cambio della libertà. Dov’è il garantismo ?
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