Viareggio: la 65enne ha dichiarato di essere stata minacciata con un’arma che però non si trova. Oggi la donna del SUV davanti al gip.

Fonte: Il corriere fiorentino dell’11 settembre.

– Il commento di Michele Bontempi – penalista del Foro di Brescia

appena rapinata della borsetta da un senzatetto, sale in macchina, insegue l’uomo che si sta allontanando a piedi, lo investe passandoci sopra per ben 4 volte, poi scende dall’auto, si avvicina alla persona ormai a terra esanime, si riprende la sua borsa, risale in auto e si allontana. Il tutto ripreso da una telecamera a circuito chiuso. Ovviamente, solo il processo accerterà i fatti e le responsabilità.

Ma più ancora di questa scena traumatizzante, lo sconcerto e la preoccupazione salgono come la febbre da malaria leggendo le dichiarazioni del vicesegretario nazionale della Lega Andrea Crippa che in un intervista a caldo ha detto: «la signora del Suv non può essere accusata di omicidio volontario… lei ha probabilmente agito in quel modo perché in Italia c’è la percezione della scarsa certezza della pena».

La libertà di opinione in questo caso sconfina con l’istigazione a delinquere perché è chiaro che sostenere che la vittima di un furto può inseguire e uccidere a sangue freddo il ladro significa legittimare un omicidio volontario senza scriminanti.

Ovviamente, nessun commento negativo e nessuna presa di posizione da parte della stampa che, invece, siccome almeno un tempo composta da intellettuali liberi, avrebbe il compito di esprimersi sui valori fondanti della convivenza civile, fra i quali al primo posto c’è la rinuncia alla vendetta personale e alla legge del far west.